“RAGGIUNTO DALL’IRRAGGIUNGIBILE, MIO MALGRADO…”
E’ questo il tema della route francescout del 2014. Le esperienze francescout di GIUNGLASILENTE si connotano per la loro predisposizione alle “attività al buio”, dove chi partecipa si mette completamente in discussione, non sapendo mai cosa accadrà il momento dopo. I “novizi francescout” e i “francescout per una volta” (sono così chiamati i partecipanti, nella distinzione che andremo a spiegare in un altro articolo), si mettono completamente nelle mani di Francesco. Questo “espediente” serve per poter far gustare fino in fondo il gusto dell’Avventura e teologicamente serve per saggiare il “mistero” di fronte al quale si trovò Francesco nel momento della sua chiamata: “Francesco va’ e ripara la mia casa, che come vedi è tutta in rovina..”. E’ proprio questo il proponimento della route francescout 2014: far comprendere la categoria di “Mistero” intesa nella sua più intima e radicale “significazione”. Il Mistero è qualcosa che si lascia svelare, ma che si ritrae e si ri-vela allo stesso momento. Per comprendere questo ci saranno delle attività e delle chiacchierate apposite, in luoghi particolari e straordinari, completamente intrisi di francescanesimo. Nel 2013 si è toccato poi l’elemento “acqua”. Quest’anno, nel terminare questo elemento con un’avventura dedicata, si comincerà anche a intaccare l’elemento “terra” con una proposta particolarmente avvincente, che terrà i partecipanti con il fiato sospeso… Se il 2013 è stato connotato da forti emozioni, il 2014, in una logica di “crescendo”, sarà ancora più performante, spirituale e avventurosa allo stesso momento. Non è facile descrivere una route francescout, perché è solo vivendola che la si può gustare. Questo tipo di esperienza è interassociativa ed è indirizzata da chi, dallo Scoutismo, vorrebbe “quel qualcosa in più”. Solo così i “novizi francescout” e i “francescout per una volta” potranno essere “raggiunti dall’irraggiungibile, nonostante tutto..” Cos’è un’esperienza francescout di Giunglasilente? “Venite e vedrete” (Gv 1,38)
