ISOLA POLVESE
Nel 1139, gli abitanti dell’isola dichiararono sottomissione al potente comune di Perugia, chiedendo protezione e offrendo in cambio, oltre alla loro obbedienza, una cospicua quantità di pesce ogni anno. Si impegnarono altresì a seguire Perugia in pace ed in guerra e a pagare ogni imposizione che potesse essere decretata dal comune. Tali obbligazioni erano trasmissibili agli eredi ed in caso di inadempimento era fatto obbligo agli abitanti dell’isola di pagare, a titolo di pena, 100 libbre d’argento purissimo. In questo periodo, vennero edificate varie chiese ed iniziata la costruzione del “Castello”, sorto in prossimità della sponda del lago, allo scopo di proteggere gli abitanti dell’isola dall’assalto dei Senesi e Aretini, contro il dominio di Perugia.
Nel 1282 circa, i circa 400 abitanti risiedevano perlopiù nel borgo, edificato in prossimità del Castello, di cui oggi non rimane quasi più traccia.
Nel 1643 avvenne nell’isola il saccheggio da parte delle truppe toscane a seguito della guerra con lo Stato Pontificio, per il possesso del ducato di Castro.
Nel 1841, l’isola venne venduta ai conti Panciani, che l’adibirono a riserva di caccia (nobile famiglia spoletina, di cui il Conte Luigi, patriota e umo politico italiano, deputato del nuovo Regno d’Italia dal 1865 al 1890, accompagnò Garibaldi nelle campagne del 1866 e del 1867 e fu nel 1870 il primo sindaco di Roma liberata).
Nedl 1883, Papa Gregorio XVI soppresse l’Ordine degli Olivetani, con conseguente chiusura del Monastero di Isola Polvese: tali monaci, in loco, avevano introdotto per primi la coltivazione dell’olivo sull’isola, che oggi occupa il 65% della superficie dei versanti caldi e assolti.
Nel 1893 la proprietà passò a Ferdinando Casaroni, che a sua volta, nel 1917, la cedette in dote alla nipote per il matrimonio con lo scrittore Ugo Ojetti.
Nel 1939, l’isola venne acquistata da Biagio Biagiotti, che riportò sull’isola la coltura agricola e che iniziò a costruire il singolare edificio denominato “Casa Merlata”, mai portato a termine dal Biagiotti; inoltre, dette inizio alla Villa ed altre costruzioni attigue, in parte anche queste non portate a termine; al tempo, il numero degli abitanti arrivava a circa trenta.
Nel 1959, l’isola viene acquistata dal Conte Citterio, il quale porta a termine i lavori iniziati dal Biagiotti, in particolar modo la Villa. Fa costruire una piscina, progettata dall’architetto romano Pietro Porcinai, realizzata su una vecchia cava di pietra arenaria, con i servizi situati sotto il prato che circonda la vasca.
Unica chiesa che risulta ancora officiata è quella di San Giuliano, chiesa ad unica navata con campanile a vela e fonte battesimale: ubicata a fianco dei ruderi del castello. Fu costruita nel secolo XIII ed era l’antica Pieve dell’isola e sottoposta alla Badia di Farneta in Valdichiana.
L’isola si spopola quasi definitivamente e stenta a ripopolarsi e da molti anni non è più abitata.
Nel 1973 viene acquistata dall’Amministrazione Provinciale di Perugia, che la dichiara “Oasi di protezione faunistica”… Recentemente, è stata giudicata “Parco Scientifico Didattico” e nel 1995 è stata inserita nel “Parco del Trasimeno”.
Sempre nel 1995 la Provincia di Perugia ha curato il recupero architettonico del Parco Naturale e della piscina attorniata da vasche dette “Ninfei” con un ricco campionario di vegetazione acquatica. Dopo il recupero è stata destinata a “Giardino delle piante acquatiche”.
NOTIZIE UTILI PER I CAPI SCOUTS…
L’escursione sull’isola consente di visitare: i ruderi del castello “secolo XIV”, delle chiese di S.Stefano, S.Pietro, S.Leonardo e quella di S.Secondo “secolo XII”; quest’ultima fra la seconda metà del ‘400 ed il 1832, venne trasformata in Monastero dei Monaci Olivetani, fino a quando il Papa Gregorio XVI soppresse l’ordine.
STRUTTURE RICETTIVE
La Villa e la FOresteria recentemente restaurate, dispongono di camere con bagno per complessivi 50 posti letto, con possibilità di ristorazione. La Villa dispone di una sala per conferenze, bene attrezzata ed ha una capacità di 40 posti. Visite guidate con percorsi ludico didattici, possibilità di campi scuola per tutto l’anno.
L’isola fa parte del territorio del comune di Castiglione del Lago e si raggiunge con i traghetti di linea della Navigazione Provinciale del Trasimeno, nel periodo Marzo-Ottobre, con partenza dal Molo di San Feliciano, caratteristica borgata medievale che prende il nome da San Feliciano, vescovo di Foligno, che predicò nel territorio del lago intorno al 249. La prima menzione storica risale al 1163, anno in cui il territorio Perugino fu posto sotto la protezione di Federico I detto Barbarossa.
Inoltre, dal periodo estivo, si può raggiungere anche dal molo di Passignano e con il collegamento da Isola Maggiore.
La piccola località di San Feliciano fa parte del comune di Magione, località bene attrezzata per il turismo. Da visitare a San Feliciano è il “museo della pesca”.
Sul luogo è presente un efficiente “Ufficio d’informazione” gestito dalla Pro loco.
Nell’isola vi è ampia disponibilità di acqua potabile e la spesa può essere fatta a San Feliciano. L’isola è collegata capillarmente e continuamente dai traghetti, fino a sera.
Non vi è la possibilità di montare le tende ed i fuochi possono essere accesi in luoghi convenzionati. Di sera, quando i turisti se ne vanno, l’isola è completamente a disposizione di avventuriere attività scouts; il panorama, specialmente di sera, è mozzafiato. C’è possibilità di fare il bagno e di affittare piccole barche, canoe, ecc.. per attività nautiche. Di sera e di notte, per qualsiasi necessità, è presente il guardiano dell’isola.
La riuscita delle attività è assicurata al 100%.
ATTENZIONE: E’ necessario informarsi e prenotare per tempo (almeno sei mesi prima) il posto, dal momento che l’Isola è una meta ambitissima da migliaia di turisti (specialmente gruppo scouts!) AFFRETTATEVI!
Per maggiori informazioni, può essere contattata la locale Pro Loco, il Comune di Castiglione del Lago, la Provincia di Perugia, oppure questo Portale Scout.
L’Isola Polvese è la più grande delle tre isole, ha una superficie di 69 ettari ed un perimetro costiero di circa km.5, massima altezza mt. 313 s.l.m.
L’isola vanta una vetustà interessante: i primi segni della presenza umana risalgono al periodo romano, testimoniato dall’esistenza di una parte di un muro costruito “in opus reticolatum” (ottenuto per la regolarizzazione della faccia quadrangolare di base dei blocchetti) visibile davanti alla chiesa di San Giuliano; in quel periodo, l’isola sembra essere stata abitata, anche se le notizie sono incerte; il documento più antico che la riguarda insieme alle altre due, è dell’ 817 d.c., quando l’Imperatore Ludovico il Pio, con la costituzione ludoviciana, concede al Papa Pasquale I, Perugia con il lago e le tre isole.