Un giorno, un re mandò un suo servitore al mercato perchè gli comprasse del pesce. Costui, volendo fare la cresta sulla spesa, acquistò del pesce avariato. Lo profumò di molte erbe ed essenze ma il re se ne accorse e andò su tutte le furie. “Scegli fra queste punizioni” gli disse: “mangiare il pesce, ricevere cento colpi di frusta oppure rimborsare il prezzo”. Il servitore scelse la prima punizione, ma al primo boccone gli venne da vomitare. Scelse allora la seconda punizione, ma al cinquantesimo colpo di scudiscio, si sentì venire meno; acconsentì allora a rimborsare il maltolto. Cattivo calcolatore, il servitore si trovò così ad aver mangiato il pesce marcio, ad aver ricevuto cinquanta frustate e ad aver dovuto restituire i soldi.
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IL SERVITORE DISONESTO
IL SERVITORE DISONESTO
Una regola d’oro. Quando si commette uno sbaglio, la cosa migliore è convincersene e chiedere scusa.